Sono preparazioni differenti che contengono tipi e quantità di frutta diversi. Vediamo in cosa differiscono.
In questo articolo, cercherò di spiegare la differenza tra marmellata, confettura e composta. Spero di fare un po’ di chiarezza, perchè molto spesso si usa il termine “marmellata” per indicare una qualunque preparazione a base di frutta cotta e conservata in barattolo di vetro. Infatti, sono soprattutto i termini “confettura e marmellata” ad essere confusi, pensando che siano dei sinonimi, ma in realtà indicano due preparazioni differenti che contengono tipi di frutta diversi.
Quindi…mi dispiace deludervi, ma la marmellata di albicocche non esiste…e neanche la marmellata di fragole!! 🙂
Chi ha stabilito la differenza tra marmellata e confettura?
E’ stata la Comunità Europea , nel lontano 1979, con una direttiva (recepita dall’Italia nel 1982) a stabilire le differenze tra marmellata e confettura (la composta in realtà non viene citata) ed anche a fissare le percentuali minime di frutta che devono contenere.
Ma adesso basta chiacchierare e passiamo ad analizzare queste tre parole e a capire meglio in cosa differiscono.
Quale preparazione è definita “marmellata”?
Possiamo definire “marmellata” solo quella preparata con alcuni tipi di agrumi. Si possono utilizzare solamente limone, arancia, mandarino, pompelmo, bergamotto e cedro in percentuale minima del 20%
Quale preparazione è definita “confettura”?
Per la preparazione della “confettura”, si possono invece utilizzare tutti gli altri tipi di frutta, in percentuale minima del 35%. In commercio, esiste anche un altro tipo di confettura, quella extra, che deve contenere una quantità maggiore di frutta, minimo il 45%.
E invece la composta… Cos’è?
La “composta” invece, contiene una percentuale molto più alta di frutta, in genere circa il 70%, ma ne può contenere anche molta di più. Per essere sicuri che state acquistando una composta, leggete attentamente l’etichetta perchè deve riportare la dicitura che vi informa sulla quantità di frutta utilizzata per ogni 100 grammi di prodotto finito.
Quella che acquisto io e con cui ho preparato la cheesecake con composta di fragole senza burro e lattosio, contiene 100 g di frutta su 100 g di prodotto, ma ci sono composte che ne contengono fino 130 g.
Quanti zuccheri contengono la marmellata, la confettura e la composta?
Altro aspetto, da non trascurare assolutamente quando acquistate una di queste preparazioni, è la quantità di zuccheri che contengono. Naturalmente, meno frutta viene utilizzata, più zuccheri sono presenti; infatti sia la marmellata che la confettura, contengono un’alta percentuale di zuccheri aggiunti (soprattutto la marmellata) e quasi sempre parliamo di zucchero bianco.
Per quanto riguarda invece la “composta”, il discorso cambia, poichè la quantità di zuccheri aggiunti è decisamente inferiore. Altra nota positiva per la composta è che il dolcificante usato quasi sempre è lo zucchero d’uva o il succo concentrato di mela (quest’ultimo presente nelle composte più pregiate). Certo, anche se sono dolcificanti derivanti dalla frutta, sono pur sempre degli zuccheri e non bisogna eccedere nelle porzioni, ma sicuramente più salutari dello zucchero bianco.
E’ ovvio che chi non ha problemi di salute può consumare tranquillamente marmellata, confettura o composta, sempre con parsimonia!! Ma chi è affetto da particolari patologie, come ad esempio il diabete, deve invece stare molto attento nel consumo di questi prodotti, perchè contengono sempre un’alta percentuale di zuccheri, anche se parliamo delle composte, poichè anche i soli zuccheri della frutta possono influire sui livelli di glicemia. Chiedete sempre consiglio al vostro medico, mi raccomando.
Se adesso volete sapere quale tipo di preparazione preferisco, vi accontento subito 🙂 Sicuramente preferisco le composte, proprio per i motivi descritti sopra. Ho dovuto eliminare dalla mia dieta lo zucchero bianco e quindi la composta è la più adatta a me, perchè quelle che acquisto io contengono solo zuccheri provenienti dalla frutta. Ma non dimenticate di leggere sempre l’etichetta, non si sa mai!! 😉
Maria dice
Grazie mille per avermi finalmente chiarito le idee sulla differenza tra marmellata e confettura! In effetti avevo già letto di questa distinzione ma non nei particolari, quindi mi sfuggiva il motivo effettivo. Per cui adesso so che tutte le marmellate consumate finora (tranne qualche rara volta in cui ho optato per gli agrumi) in realtà erano confetture poiché d’estate sono solita fare colazione con fette biscottate, o cornetti vuoti, e confetture di ciliegie, albicocche o pesche, le mie preferite.
Manola di Zucchero Defilato dice
Grazie a te Maria, sono contenta di averti chiarito le idee 😊
Michela dice
Brava, hai fatto bene a proporre questo post. Moltissime persone non conoscono la differenza e molti altri usano “marmellata” per praticità. Chissà se anche nelle altre lingue questa differenza viene mantenuta…
Manola di Zucchero Defilato dice
Grazie mille Michela. Siccome è una direttiva della Comunità Europea, le nazioni che ne fanno parte dovrebbero mantenere questa differenza, al di fuori non saprei. 😏
alice delle meraviglie dice
credevo di essere una prodruttice amatoriale di marmellate, ma mi sbagliavo passo l’estate a raccogliere frutta per le confetture. La mostarda invece cos’è? con l’uva fragola e la cannella creo questo composto dolce che molti definiscono mostarda, sarà corretto?
Manola di Zucchero Defilato dice
Ciao Alice, io in realtà non ho mai preparato la mostarda, però so che si tratta di una conserva a base di frutta, tipica del nord Italia, aromatizzata con mosto, senape o con delle spezie. A seconda della zona, la frutta è in pezzi oppure ridotta in purea e viene prima candita, quindi contiene molti zuccheri! Quella che prepari tu non so se sia mostarda, ma potrebbe esserlo! Comunque mi hai dato lo spunto per ideare la ricetta della “mostarda senza zucchero”! 😉